domenica 25 ottobre 2020

Birli

La neve scende,
la neve cade.
Solo un ricordo rimane,
il resto è silenzio.


Storia della poesia:
Questa poesia la scrissi il 27 marzo 2020, giorno in cui nevicò. Ero in cucina, stavo preparando da mangiare e il gatto che avevo (Birli) era appena stato portato dal veterinario. Ricordo che mi misi a guardare un ramo di un abete ricoperto di neve; la neve cadeva da quell'albero dopo essere appena scesa dal cielo e si scioglieva immediatamente sul cemento. Guardando quella scena pensai a quella poesia e per un attimo mi venne da piangere.
Ho intitolato questa poesia "Birli" perché la notte del giorno dopo il mio gatto, dopo sedici anni passati insieme, è morto. Ammetto che quello è stato uno dei momenti più brutti della mia vita. Quindi questa poesia parla di lui ma forse anche di tutti noi. Siamo tutti come la neve: nasciamo, viviamo e moriamo. Come la neve che scende, cade e si scioglie. Ciò che è stato non si può recuperare, rimangono solo i ricordi felici circondati dal silenzio.

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